lunedì 30 maggio 2016

Braccialetti multi-fili all'uncinetto, di cotone e perline con bottone, con tutorial e spiegazioni

Sebbene l'estate paia che per il momento non abbia la minima intenzione di manifestarsi, se non con fugaci apparizioni, trovo che questi braccialetti multi-fili siano proprio adatti per la bella stagione, dato che sono allegri, colorati, leggeri e freschi.


Mi sono ispirata a questo pin per la forma, ma l'ho poi realizzato a modo mio, variando il numero di fili e aggiungendo inoltre delle perline.
Sono semplici e abbastanza veloci da realizzare, si possono fare di ogni tonalità, con perline in abbinamento di colore o a contrasto con quello del cotone, creando di volta in volta effetti sempre diversi.
L'assenza di componenti metalliche li rende adatti anche ad essere bagnati e per le persone allergiche.

Ecco come l'ho realizzato:


Per prima cosa ho infilato sul filo tutte le perline necessarie al lavoro, nel mio caso 20 in tutto, ovvero 5 per ognuno dei 4 fili che compongono il braccialetto.

venerdì 27 maggio 2016

Di autoproduzione, di luna piena e di "INIZIATIVE IN CORSO" #33

L'autoproduzione è una di quelle cose dalle quali si trae sempre grande soddisfazione; fare da sé prodotti che in genere si acquistano è infatti molto gratificante... oltre che praticamente l'unico sistema per sapere davvero "cosa-c'è-dentro".
Seguo con molto interesse questo argomento, sia attraverso alcuni blog (amici e non), che raccogliendo idee, ricette e suggerimenti nella mia bacheca di Pinterest.
A volte ci si lascia scoraggiare dalla mancanza di tempo, o dalla difficoltà nel reperire alcuni materiali o attrezzature; quando però si trovano proposte facilmente realizzabili, con pochi ingredienti di uso quotidiano, veloci da preparare.... che magari fanno anche risparmiare qualche eurino e, soprattutto, aiutano a produrre cose buone e salutari... bè, allora in quel caso non ci si può certo tirare indietro.


La prima cosa che ho provato ad autoprodurre in quest'ultimo periodo è lo yogurt. Lo facevo già tanti anni fa, ma ultimamente rimandavo sempre perché da tanto tempo non ho più la yogurtiera; poi è arrivato il post di Viviana-Ilsolleticonelcuore (molto ben fatto, ben spiegato e super esaustivo) e ho scoperto la possibilità di farlo comodamente nel forno di casa spento. I vantaggi di questo sistema sono indiscutibili, primo tra tutti la possibilità di prepararne in grandi quantità nello stesso momento (io ne ho preparati 2 Kg abbondanti) e in contenitori anche di recupero.
Quello nella foto qua sopra è il risultato della mia terza produzione, non il migliore a dire il vero; il primo era venuto molto più compatto, come piace a me. Ma sono ancora in fase di esperimenti per trovare la combinazione di yogurt e latte di partenza che meglio si adatta ai nostri gusti.
In ogni caso, consistenza a parte, il sapore è sempre stato ottimo, delicato e gustoso, per nulla acido.

scrub manipiedi fai-da-te

Il secondo prodotto-auto-prodotto è uno delizioso scrub per piedi e mani a base di zucchero, olio di oliva e lavanda; ho trovato la super facile ricetta nel post di Ste-Maghelladicasa. L'ho leggermente modificata in base a ciò che avevo in casa, ma si prepara in pochi minuti, dura a lungo ed è confortevolissimo da utilizzare, dai risultati sorprendenti.... assolutamente da provare insomma.

luna piena 22 maggio 2016-001

Il secondo argomento del post è la luna piena, precisamente quella spettacolare che si è potuta ammirare domenica sera scorsa (22 maggio). Lei era spettacolare, non c'è dubbio... le mie foto molto meno, nessun dubbio nemmeno qui.
Ma le ho volute condividere lo stesso; la prima qua sopra perché, pur essendo sgranata, ha un-certo-non-so-che, oltre al fatto che l'unica cosa vagamente a fuoco sembra essere proprio la luna.
La seconda qua sotto, perché i rami dell'albero creano uno strano effetto...

luna piena 22 maggio 2016 - albero che gioca a bascket-001

...sembrano un giocatore di basket che sta per andare a canestro con la palla allungando il braccio.

******************

E infine, è il turno della trentatreesima puntata del

decoriciclo


nel quale chiunque lo desideri può condividere le iniziative virtuali
in corso nei propri blog, 
ma anche le iniziative reali che vuole pubblicizzare.

Non ci sono regole né vincoli e non bisogna essere necessariamente
follower di questo blog.

Dato che questa raccolta si rinnova ogni 15 giorni,
(sempre di venerdì)
tutti i partecipanti possono riproporre ad ogni appuntamento
le proprie iniziative periodiche,
come per esempio le rubriche dei propri blog,
quelle sempre in vigore come le community a tema,
o quelle ancora attive nel lasso di tempo di riferimento,
ad esempio i linky party o i giveaway ancora aperti.

La frequenza quindicinale di questa raccolta serve infatti
a far sì che le proposte inserite siano sempre aggiornate 
ed effettivamente in corso.
Questa puntata inizia oggi e terminerà il 9 giugno,
per rinnovarsi il giorno dopo.

Altre informazioni si trovano nella
A presto! =)









lunedì 23 maggio 2016

Porta-pentola di fettuccia riciclata all'uncinetto, con spiegazioni

Chi non si è mai trovato a partecipare a pranzi o cene, con amici e/o parenti, nei quali ognuno porta qualcosa? In queste situazioni informali è comodo portare il proprio contributo culinario direttamente nella pentola nella quale è stato cucinato. Ma se ciò accade quando la pietanza è pronta da poco, ci si ritrova a trasportare una pentola bollente. In questi casi può essere utile approfittare del porta-pentola.


Mi ero imbattuta in questa bella idea un po' di tempo fa, scorrazzando per Pinterest (questo è il pin) e l'ho rifatta a modo mio.
Come filato ho utilizzato della fettuccia riciclata ricavata da delle magliette da uomo smesse, prendendo solo la porzione dalle ascelle in giù, 2 verde scuro per il fondo e una per ogni altro colore: 7 magliette in tutto.
E' un progetto veloce, perché i lavori con la fettuccia crescono in fretta, e semplice, adatto anche a chi sia alle prime armi con l'uncinetto, dato che prevede il solo impiego della maglia bassa.

porta-pentola fettuccia riciclata 2

Ho iniziato lavorando (con l'uncinetto n°9) 4 catenelle chiuse a cerchio, nelle quali ho lavorato 8 maglie basse e ho proseguito sempre a maglia bassa per circa 7 giri lavorando in tondo a spirale con gli opportuni aumenti per ottenere un lavoro piatto. Per la mia pentola e il filato che ho usato io sono bastati 7 giri, ma bisogna regolarsi in base alle proprie esigenze, "provando" spesso il lavoro sulla "pentola/modella".

porta-pentola fettuccia riciclata 3

Una volta giunta alla circonferenza del fondo della pentola, ho lavorato un giro in costa dietro, per definire meglio la linea del bordo, ma si può eseguire anche in modo normale.

porta-pentola fettuccia riciclata 4

Da questo momento in poi il lavoro prosegue senza più aumenti, per ottenere il cilindro che riveste i fianchi della pentola; nel mio caso sono serviti 9 giri per arrivare appena sotto i manici, in corrispondenza dei quali ho praticato due aperture per poterveli inserire. Per farlo, ho interrotto le maglie basse lavorando 8 catenelle volanti, saltando 8 maglie di base, per riprendere le maglie basse fino al manico successivo... anche in questo caso, bisogna andare un po' ad occhio, provando il lavoro sulla propria pentola. Il giro seguente continua sempre a maglie basse, lavorandole anche sulle catenelle volanti.
Queste aperture per i manici sono importanti, perché aiutano a sostenere il peso della pentola quando viene sollevata per le maniglie, e perché danno stabilità al porta-pentola. Inoltre, essendo la fettuccia un filato molto robusto e consistente, ma allo stesso tempo parecchio elastico, queste aperture si adattano sia ai manici sottili come i miei, che a quelli più spessi rivestiti in bachelite.

porta-pentola fettuccia riciclata 5

Dai manici fino alla sommità della pentola ho lavorato altri 3 giri a maglia bassa, ma anche in questo caso dipende dalla forma della pentola che si intende rivestire.

Per creare le maniglie ho proceduto in modo simile a quello adottato per le fessure dei manici: ho interrotto le maglie basse lavorando 20 catenelle volanti e saltando 10 maglie di base, per proseguire il giro a maglia bassa.
Infine, ho concluso lavorando un ultimo giro con maglie basse sulle maniglie e maglie bassissime nelle parti restanti.

porta-pentola fettuccia riciclata 6

Con lo stesso sistema si possono creare porta-pentola di forme diverse, per le pentole più alte o più basse, più strette o più larghe. Inoltre sono morbidi e flessibili, quindi ripiegabili e riponibili comodamente in un cassetto quando non servono.

Trovo che la pentola a pressione sia la più comoda da trasportare (oltre che per cucinare) perché il suo coperchio si chiude perfettamente e resta al suo posto senza lasciare fuoriuscire nemmeno i liquidi, e in questo senso è la più sicura anche durante i viaggi in macchina.

A presto! =)



giovedì 19 maggio 2016

Barattolo di latta con mosaico di tappi a corona, senza pulitura con l'acido, con tutorial

Era da un po' che volevo impiegare i tappi a corona che ho messo da parte per farne un mosaico e, adesso che è tornato una delle mie passioni del momento, ho finalmente messo in pratica il mio proposito.


Ho realizzato un barattolo multi-uso, che può essere utilizzato per esempio come cache-pot, ma anche come porta-pennelli, porta-matite, porta-spazzolini... o porta-quello-che-si-vuole.

La particolarità di questo mosaico è che non necessita della pulitura con l'acido cloridrico, passaggio indispensabile per i tradizionali mosaici che prevedono l'uso della normale malta; questa operazione non comporta alcun rischio, data l'elevata diluizione della sostanza, ma può spaventare qualcuno nell'approcciarsi a questa tecnica; inoltre, in questo modo è anche proponibile come attività per bambini in tutta sicurezza.... ma andiamo con ordine.

Ecco i pochi materiali di riciclo che ho usato:

barattolo mosaico di tappi a corona 2

Come si può notare, ci sono anche i miei amati tappi di sughero, che non si vedono nell'oggetto finito, ma svolgono un'importante funzione:

barattolo mosaico di tappi a corona 3

Sono stati infatti tagliati a fettine con la lama del taglierino e incollati con la colla a caldo all'interno dei tappi a corona, per creare lo spessore necessario per poter incollare questi ultimi al barattolo di latta, sempre con la colla a caldo:

barattolo mosaico di tappi a corona 4

Io ho scelto una disposizione casuale, ho cioè semplicemente alternato i colori dei tappi che avevo a disposizione; ma, a seconda delle dimensioni e della forma dell'oggetto che si intende rivestire, e della tipologia dei tappi disponibili, si possono creare disegni, geometrie, gradazioni di colore, monocromie, ecc...

barattolo mosaico di tappi a corona 5

Ma ecco l'"ingrediente segreto" che permette di NON usare l'acido per ripulire il mosaico: al posto della normale malta (composta come ho spiegato QUI) ho usato la colla per piastrelle durante la fase di stuccatura.
Si tratta di un prodotto che si compra nei negozi per fai-da-te sotto forma di polvere. Al momento di utilizzarla, bisogna miscelare la polvere con dell'acqua in un rapporto di 3:1, ossia 3 parti di polvere e 1 parte di acqua. Si lascia riposare il composto per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto, e poi (nel caso di un mosaico di questo tipo) si applica con le mani protette dai guanti di gomma, ricoprendo tutta la superficie, facendo attenzione a far penetrare bene l'impasto  negli spazi tra i tappi.
Dopo di che, si lascia riposare l'oggetto per qualche giorno, tenendolo dapprima coperto da un foglio di plastica per 1 o 2 giorni in modo da ottenere un indurimento lento, al fine di evitare la formazione di crepe. Poi si può scoprire e far completare l'essiccazione all'aria aperta, fino a raggiungere la perfetta asciugatura in profondità.

barattolo mosaico di tappi a corona 6

Trascorso questo indispensabile lasso di tempo, con la dovuta pazienza, si può passare a ripulire il mosaico per fare "riemergere" i tappi dalla crosta che si è formata.
Dato che la mia era abbastanza consistente, ho avuto la "furbissima" pensata di usare come prima cosa una spugnetta abrasiva.... che toglie perfettamente (e anche velocemente!) l'eccesso di colla indurita.... ma, come era del resto prevedibile,  si porta via anche il colore dei tappi.

barattolo mosaico di tappi a corona 7

La spugnetta abrasiva va benissimo per ripulire i mosaici di ceramica o pasta di vetro, che siano fatti con la malta o con la colla per piastrelle, ma per i tappi a corona è meglio usare un normale straccio di stoffa bagnato, tipo un pezzo di maglina ricavato da magliette rovinate.
Con questo tipo di tappi bisogna avere un'ulteriore accortezza: è consigliabile sciacquare spesso lo straccio, o almeno cambiare spesso la porzione di stoffa che si usa per strofinare, perché anche la polvere che viene rimossa e che resta tra le fibre ha un effetto abrasivo sui tappi. Bisogna comunque strofinare molto delicatamente; ci vuole un pochino di tempo in più.... ma almeno non si rovina tutto il lavoro.

barattolo mosaico di tappi a corona 8

E se qualche tappo si rovinasse lo stesso... basterà cercare di girare la parte rovinata verso il muro. ;)

A presto! =)



lunedì 16 maggio 2016

Tappetino ovale "Gipsy", fettuccia riciclata handmade e cotone all'uncinetto

Complici le giornate grigie della settimana scorsa, mi è tornata la voglia di uncinettare. E, complice la necessità di smaltire diversi abiti smessi in attesa di riciclo, mi è venuta voglia di fare un tappetino a base di fettuccia inglobata nel cotone, come ho fatto per il cestino-gufo.


La fettuccia proviene dai suddetti abiti smessi, ovvero pantaloni (solo le gambe) e T-shirt (la parte dalle ascelle in giù) di vari colori e tessuti; l'ho tagliata a mano con le forbici seguendo il sistema spiegato QUI e ho formato dei gomitoli. Le parti rimanenti, spalle e maniche delle magliette e "pantaloncini corti" ottenuti dai pantaloni, le ho messe da parte per lavori di patchwork senz'ago o lavoretti di cucito creativo.

tappetino ovale Gipsy 2

Ho iniziato da un segmento di cotone composto da 50 catenelle eseguite con l'uncinetto n°3; poi ho girato il lavoro e contemporaneamente ho cominciato ad inglobare la fettuccia lavorando sempre solo con una maglia bassa alternata ad una catenella, saltando ogni volta una maglia di base, lavorando in tondo a spirale, fino al raggiungimento della dimensione desiderata. Il mio tappetino misura 65 x 51 cm, adatto per essere usato come scendiletto o come tappetino in bagno, ma si può fare anche molto più grande... dipende da quanti vestiti ci sono da ridurre in fettuccia.

tappetino ovale Gipsy 3

Tutti questi colori mi mettono allegria solo a guardarli e conferiscono al tappetino un aspetto un po' zingaresco; gli accostamenti e i contrasti sono accentuati anche dall'uso del cotone in vari colori.
E' interessante infatti osservare come si creino differenti effetti abbinando un dato colore di fettuccia a tinte diverse di cotone.

Come spesso ho già avuto modo di affermare, amo questi lavori dove l'improvvisazione la fa da padrona, dove un oggetto cresce pian piano un po' come vuole, senza un'idea precisa di partenza.

A presto! =)



venerdì 13 maggio 2016

Fiore a mosaico su pietra, 100% piatti rotti + "INIZIATIVE IN CORSO" #32

Ormai è un fatto, mi è tornata la passione per il mosaico... mosaico sì, ma soprattutto di riciclo. A differenza di quello con la colomba nel cielo azzurro (mostrato nel post di domenica scorsa) nel quale è presente una cospicua quantità di tessere in pasta di vetro appositamente create per la tecnica del mosaico, quello di oggi è realizzato interamente con pezzi di piatti rotti.


L'altra particolarità è quella di essere realizzato su un grosso sasso di granito, caratterizzato da una naturale forma di stele, con una superficie piatta che mi ha ispirato l'idea di decorarla con una sorta di quadretto a mosaico.

fiore mosaico su sasso per papà 2

Il motivo decorativo è molto semplice, un fiore stilizzato nel suo vasetto "di sasso"; ho infatti trovato nella mia scorta di stoviglie rotte un bellissimo piatto fondo dipinto ad effetto granito. La mia riserva di cocci è in parte di "produzione propria" e in parte gentile omaggio di amiche "fracassatrici" di piatti, tazze, vasi e altri oggetti di ceramica i genere. Questo bel piatto proviene proprio da un'amica.

fiore mosaico su sasso per papà 3

Ho iniziato componendo la corolla del fiore, poi il vasetto, il gambo e infine lo sfondo bianco. Il tutto incollando i pezzi di ceramica, precedentemente sagomati con la tenaglia, con una colla forte, di quelle da montaggio.

fiore mosaico su sasso per papà 4

Poi ho stuccato le fughe tra le piastrelline con la malta per mosaico (il procedimento completo l'ho mostrato QUI) prestando particolare attenzione ai bordi, che sono sempre il punto più fragile di ogni mosaico.

fiore mosaico su sasso per papà 5

Un sasso decorato con questa tecnica è particolarmente adatto come decorazione/arredo per il giardino, perché il mosaico è molto resistente agli sbalzi di temperatura, è impermeabile alla pioggia e non sbiadisce al sole. Se poi si utilizzano materiali di recupero, è anche a costo zero.
Inoltre i soggetti che si prestano a questa decorazione sono praticamente infiniti, dai fiori di tutte le forme e colori, agli uccellini, alle farfalle, alle lucertole e così via.

fiore mosaico su sasso per papà 6

I petali rossi di questo fiore hanno quasi un aspetto tridimensionale, grazie al fatto che sono ricavati dai bordi di un piatto fondo; hanno quindi una superficie leggermene arcuata e conferiscono una sorta di movimento alla composizione.

Questo post partecipa a:


una raccolta piena zeppa di idee fiorite
che cresce continuamente e rigogliosamente grazie alle
bellissime proposte di tutti i partecipanti.
Questa sarà in corso ancora per un bel po' di tempo, mentre per


ci sono ancora pochissimi giorni per inserire le proprie idee cuoriciose,
ovvero fino a domenica.
Ma per consultarla ed ispirarsi per ogni occasione in cui i cuori
siano i protagonisti, ci sarà sempre tempo e modo:
cliccando sul banner per arrivare al post che contiene la raccolta,
oppure visitando la pagina dedicata.

Infine, sempre a proposito di iniziative in corso,
ecco la trentaduesima puntata del

decoriciclo

nel quale chiunque lo desideri può condividere le iniziative virtuali
in corso nei propri blog, 
ma anche le iniziative reali che vuole pubblicizzare.

Non ci sono regole né vincoli e non bisogna essere necessariamente
follower di questo blog.

Dato che questa raccolta si rinnova ogni 15 giorni,
(sempre di venerdì)
tutti i partecipanti possono riproporre ad ogni appuntamento
le proprie iniziative periodiche,
come per esempio le rubriche dei propri blog,
quelle sempre in vigore come le community a tema,
o quelle ancora attive nel lasso di tempo di riferimento,
ad esempio i linky party o i giveaway ancora aperti.

La frequenza quindicinale di questa raccolta serve infatti
a far sì che le proposte inserite siano sempre aggiornate 
ed effettivamente in corso.
Questa puntata inizia oggi e terminerà il 26 maggio,
per rinnovarsi il giorno dopo.

Altre informazioni si trovano nella
A presto! =)

ATTENZIONE: aggiornamento delle ore 8,45.
Dato che il linky party delle IDEE A FORMA DI FIORE
ha oltrepassato i 200 link raccolti,
InLinkz ha suddiviso la raccolta in due pagine.
Quindi, se inserite nuovi link e non li vedete
è perché dovete cliccare sul pulsante azzurro in basso "NEXT".
Ovviamente la stessa operazione va fatta anche solo per visionare
le idee della seconda pagina.
Grazie ancora a tutti i numerosi partecipanti! <3








mercoledì 11 maggio 2016

L'annosa questione della fontanella da giardino

Quando la nostra casa è stata costruita, oltre una ventina di anni fa, non era stato previsto alcun attacco per l'acqua in giardino, nemmeno uno striminzito rubinetto. Sebbene il suddetto giardino sia davvero minuscolo, non si può certo pensare di bagnarlo con l'innaffiatoio... e poi mi serve una specie di lavandino per poter lavare le mani e gli attrezzi, dato che, oltre al giardinaggio, nella bella stagione mi dedico anche ai miei lavori di bricolage all'aperto.

Il mio ultimo modello di fontanella da giardino al momento è questo:


Come ho anticipato nel titolo del post, la questione è annosa... nel vero senso della parola, perché si trascina da anni... e anche quella attuale non è certo la soluzione definitiva. Facciamo quindi un piccolo passo indietro, per parlare delle precedenti.

In un primo tempo è stato realizzato lo striminzito rubinetto a livello rasoterra, giusto per potervi attaccare la canna dell'acqua.
Poi, dopo qualche anno, complice il rinvenimento del vecchio vecchissimo trave di legno che ancora fa da supporto al tubo dell'acqua, è stato realizzato il seguente modello, in cui la protagonista è una tanica di plastica per prodotti detergenti industriali, decorata con un misto di pittura e découpage.

fontana giardino 2 2012-2013

Ci ha tenuto compagnia negli anni 2012 e 2013, per essere poi soppiantata da quest'altro prototipo, costituito da un mastello di plastica rivestito con un mosaico di stoviglie rotte:

fontana giardino 3 2013-2016

Questo recipiente è durato senza dubbio di più, ovvero dal 2013 fino a pochi giorni fa. L'ho sostituito perché purtroppo il mosaico, realizzato su un supporto flessibile ed esposto costantemente alle intemperie, con il tempo si è crepato e ha perso dei pezzi:

fontana giardino 4

Ed ecco pochi giorni fa il "colpo di genio": quando mi sono ritrovata tra le mani il boccione/dispenser dell'acqua da ufficio ho pensato che, con gli opportuni tagli e ritagli, sarebbe potuto diventare per qualche tempo la nostra nuova fontanella/lavandino da giardino.

fontana giardino 5

Ovviamente la definizione "colpo di genio" è ironica; so bene che questo manufatto ricicloso non si può certo definire una bellezza, e so altrettanto bene che non sarà per sempre.... come le precedenti del resto.
Però l'idea non è malvagia, e penso possa essere utile in situazioni tipo il campeggio o il campo scout, per soluzioni usa&getta per così dire... con la opportuna raccolta differenziata a fine servizio, ovviamente.
In queste situazioni effimere si può anche lasciare al naturale; però, per inserire meglio la mia nuova fontanella, a livello visivo, nel contesto del giardino io ho preferito darle una mano di vernice verde.

fontana giardino 6

Ho usato un residuo, che avevo in casa da tempo, di una vernice in gel per ferro; è confortevolissima da utilizzare, perché non cola, si asciuga in fretta e le tracce delle pennellate si spianano da sole come per magia. Inoltre, contiene anche dell'antiruggine, il che la rende perfetta per ringhiere e cancelli esterni, che non vanno quindi pre-trattati con l'apposito prodotto. Sulla plastica ha aderito perfettamente... riguardo alla durata nel tempo... vi farò sapere.

fontana giardino 7

Per scaricare l'acqua senza allagare tutto intorno, ho inserito la canna direttamente nell'apertura del collo del boccione, che casualmente è del diametro perfetto.

fontana giardino 8

Come si vede da quest'ultima foto, il trave di legno è attualmente sormontato dalla casetta di legno per gli uccellini selvatici; anche questa ha recentemente subito un piccolo restauro (riverniciatura) e un trasloco. Prima infatti si trovava in un altro angoletto del giardino, posizionata sopra un grosso palo a sezione tonda (QUI il post originale); quest'inverno però si è rotto alla base e la casetta/mangiatoia è stata ricollocata provvisoriamente qui.

Per il momento la mia fontanella svolge perfettamente il suo ruolo... finché durerà. In seguito, mi farò venire qualche altra idea.

A presto! =)




sabato 7 maggio 2016

Auguri a tutte le mamme, e una colomba a mosaico per la mia

Oggi è la Festa della Mamma, e faccio tantissimi auguri a tutte le mamme del mondo, con un pensiero speciale per quelle che non sono più con noi, come la mia.

Il 27 aprile sono stati 5 anni che non c'è più; era la mia prima sostenitrice, guardava sempre con occhio benevolo e non sempre obiettivo tutti i miei "esperimenti artistici". Mi diceva spesso in milanese "te set fantastica"... ovviamente esagerando... come spesso sono solite fare le mamme.
In questi giorni ne sto facendo altri di pastrugni per lei, per sistemare e decorare la sua tomba. 


Uno è quello della foto qua sopra, da poco posato e stuccato: un mosaico. E' realizzato in parte con materiali di riciclo: piatti fondi rotti per il corpo e le ali della colomba, un frammento di tazzina da caffè  sbeccata per il becco, 5 piattini da caffè rimasti senza tazzine per la cornice bianca con piccoli disegni azzurri.
Lo sfondo è realizzato con tessere in pasta di vetro per mosaico, nei toni del blu e dell'azzurro, con bellissimi riflessi cangianti, che sono il frutto di uno dei primi baratti che ho concluso con Milly nella community di g+ "BarattiAMO... creativamente".

Chissà se alla mia mammetta piacerà. <3

A presto! =)


giovedì 5 maggio 2016

Raggi di sole + Lavori in corso

Post veloce oggi. 
Voglio solo condividere lo spettacolo dei raggi di sole che filtravano tra le nuvole nel cielo di questa mattina... una delle meraviglie che ti fanno apprezzare anche una giornata grigia... che tra l'altro ora (15,55) è diventata anche calda e soleggiata.


E poi, un piccolo anticipo dei miei "pastrugni" in corso; dato che sto lavorando a cose un po' lunghe, che richiedono soprattutto dei tempi di asciugatura e di riposo da rispettare.... ne sto facendo quattro insieme.

Sto giocando con qualche piatto rotto,


delle mattonelle spaiate,


e con uno di questi "cosi"...


quei "boccioni" di plastica per l'acqua da bere che si usano soprattutto negli uffici,
negli studi professionali e nei luoghi pubblici in genere.

A proposito, ma come si chiamano questi affari???
Grazie in anticipo a chi vorrà colmare questa mia lacuna.
A presto! =)




martedì 3 maggio 2016

"Vasetti" effimeri per seminare

Sono alle prese con alcuni lavori un po' lunghetti e, nonostante nel frattempo abbia qualche creazione recente da poter mostrare, non mi sembra ancora giunto "il momento giusto" per nessuna di loro; in alcuni casi sono un po' fuori stagione, in anticipo o in ritardo, in altri le fotografie non mi convincono e devo aggiustarle o rifarle... in altri ancora... non so, non mi convincono e basta, forse perché in questo periodo ho in mente tutt'altre cose.

E così, sto rispolverando alcune cose ancora più vecchie. Mi sono capitate sott'occhio queste due piccole idee (di cui avevo parlato QUI) e mi è venuta voglia di riproporle.


Si tratta di due contenitori fai-da-te e di riciclo per seminare le nuove piantine per l'orto o il giardino, facendo a meno dei normali vasetti di plastica.

Il primo è un semplice guscio d'uovo, il secondo un cartoccetto fatto con una pagina di giornale: basta mettere un po' di terra, un semino, bagnare con un po' d'acqua.... e dopo pochi giorni... si potrà assistere al miracolo della natura.


Ovviamente, entrambi sono destinati a non durare a lungo, ma svolgeranno più che bene il loro servizio fino al momento in cui la piantina sarà abbastanza grandicella da poter essere trapiantata nel vaso definitivo o in piena terra.

A presto! =)



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...